- La consulenza come portatrice di innovazione nel metodo e nei contenuti del progetto
- Il progetto del magazzino... fuori dal magazzino: perché è importante conoscere la Supply Chain a 360° per arrivare alla soluzione ottimale per il magazzino
- Innovare il progetto del magazzino: il percorso dallo studio di fattibilità alla messa in esercizio
In questi giorni c'è uno spot particolarmente indovinato che passa con una certa insistenza in televisione e che reclamizza i prodotti di una nota Casa italiana produttrice di pasta: lo slogan dello spot dice, più o meno, che il segreto per fare una buona pasta... è la pasta!
Questo slogan tambureggiante mi ha portato a pensare, allargando la mente, di potere traslare nell'ambito della progettazione logistica il suo concetto di base, che infatti mi pare si possa applicare a questa situazione, mutatis mutandis, in modo assai efficace.
A volte le cose più banali sono le più vere e le più innovative: pertanto, in analogia con lo slogan della pasta, credo proprio che si possa ben dire che il segreto per fare un buon progetto di magazzino... è il progetto!
Sembrerebbe una cosa scontata, ma non è così, purtroppo.
Fare un progetto, un buon progetto, non è cosa semplice e diventa anche più complesso se, oltre a dovere affrontare le difficoltà tipiche di ogni progetto, si devono anche fare i conti con eventuali interesse di tipo commerciale, che potrebbero spingere a piegare le esigenze effettive del Cliente alle necessità del fornitore di sistemi di stoccaggio e movimentazione che fosse eventualmente incaricato dello stesso progetto.
Ecco quindi che, almeno nelle realtà più evolute (tra le quali purtroppo non sempre l'Italia può essere annoverata), è prassi comune che - nella progettazione di sistemi complessi (come lo sono i moderni sistemi intra-logistici) - le Aziende si facciano affiancare da una Società di Consulenza specializzata, che possa fornire loro un serio supporto metodologico, scevro da interessi che non siano quelli del consolidamento del rapporto Cliente - Consulente, cosa che si può realizzare solo se il Consulente è devoto unicamente agli interessi del Cliente, oltre che professionalmente inappuntabile.
Una buona Società di Consulenza logistica sa bene come un buon progetto debba necessariamente basarsi su dati il più possibile oggettivi, che vanno ricavati, elaborati e sintetizzati con metodo e perizia, all'interno del mare magnum dei dati aziendali: dati sbagliati (o anche solo troppo approssimati) usati come input di progetto, condurranno fatalmente ad un progetto superficiale e spesso sbagliato.
I dati di progetto per un magazzino, sempre più spesso vanno ricavati... guardando anche fuori dai quattro muri del magazzino!
Infatti, aspetti quali ad esempio la modalità di produzione e/o di acquisto dei beni stoccati in magazzino, la dimensione dei lotti, le coperture delle scorte e il loro legame con il livello di servizio, la capacità di considerare in senso critico il ruolo e la posizione di quel certo magazzino all'interno di un network distributivo, la capacità di interloquire con le funzioni commerciali dell'Azienda per cogliere al balzo l'occasione offerta dalla ristrutturazione del magazzino per ripensare al paradigma del livello di servizio etc. sono tutte caratteristiche che potrebbero essere (oltre che tenute in considerazione) anche ripensate positivamente in occasione del progetto, per giungere ad un'ottimizzazione complessiva della Supply Chain e non solo alla più banale ridefinizione degli spazi di magazzino.
Per un'Azienda, avere come interlocutore come una Società di Consulenza che abbia un suo know-how radicato non solo nel material handling (e oggettivamente per fare un buon magazzino occorre padroneggiare bene tutte le soluzioni impiantistiche e software che il mercato mette a disposizione), ma anche allargato a tutte le tematiche più aggiornate della Supply Chain garantisce uno stimolo continuo ad integrare nel progetto del magazzino anche tutte le considerazioni di cui sopra, per cogliere delle vere opportunità di trasformazione.
Una Società di Consulenza come quella descritta, e Simco si riconosce appieno in questo identikit, avendo entrambi questi tipi di competenze (il material handling e la Supply Chain), sarà in grado di stimolare spunti e discussioni, e quindi di elaborare e proporre una soluzione intrinsecamente coerente con le necessità aziendali allargate e di portare queste istanze fino in fondo, seguendo un metodo consolidato in decenni di esperienze concrete, che garantisce il successo finale, quando il nuovo magazzino si troverà cioè in condizioni operative, secondo i requisiti e nei tempi desiderati.
Quando le tematiche diventano oggettivamente molto complesse, la Società di Consulenza - per essere veramente innovativa - deve essere in grado di padroneggiare l'uso e il governo di tecniche di progettazione avanzate, grazie alle quali anche i sistemi più complessi possono essere modellizzati e simulati, per apprenderne in comportamento e per affinarne il dimensionamento.
Insomma, l'innovazione nel progetto è proprio il modo in cui concepire il ruolo e la funzionalità del progetto, l'innovazione nel progetto è aprire le proprie "porte mentali" all'idea di avere un partner competente e con il nostro stesso committment assoluto.